CAPITOLO 1.5
LA
TRASGRESSIONE
Regole
e Violazioni, Lucignolo e il Grillo nella tua testa
Mutuando due personaggi emblematici di Pinocchio, il Grillo
e Lucignolo
sono rispettivamente emblemi istituzionali e trasgressivi che rappresentano due
diverse qualità degli elementi che compongono un ipotetico asse energetico
dell'individuo.
Due facce della stessa medaglia.
In questo capitolo mi dilungherò quanto merita l’argomento.
poiché Ritengo che l’equilibrio emotivo di ognuno dipenda per il 70% da quanto
leggerete.
Il mancato equilibrio si manifesta con ansie o
demotivazioni piuttosto che con esagerate trasgressioni a rischio di infedeltà
fra partner, piuttosto che un‘eccessiva scrupolosità nel seguire regole
acquisite.
In generale ho potuto constatare che soggetti altamente
scrupolosi nel seguire le regole, spesso non scritte, denunciano poi una
marcata propensione a trasgredire fino a creare un vero e proprio caos specie
in famiglia.
Al contrario ho rilevato che chi invece è stato
trasgressivo, d’improvviso scopre la sua vocazione per una vita consacrata.
Ricorda sempre che esistono sempre delle “vie di mezzo” dove trasgredire per chi è
cresciuto in un contesto sociale fatto di regole, può significare dire una
parolaccia. Al contrario per chi è cresciuto in un contesto trasgressivo e
privo di regole “mettere la testa a posto”
significa augurare il buongiorno dimostrandosi oltremodo cordiale.
Specialmente durante la ricerca delle relazioni
significative con: familiari, amici, partner e lavoro, riuscire a gestire al
meglio la sottile linea gestionale fra queste due istanze può rivelarsi la
vostra salvezza.
Specie quando durante un ciclo della vostra vita è
necessario promuovere più l’una o l’altra.
Per alcuni, ad esempio, Trasgredire lasciando prevalere Lucignolo si esprime nel parcheggiare la
propria auto in tripla fila nel caso in cui, non trovando posto utile nei pressi
dell’ospedale, si rischierebbe di lasciar partorire la propria donna in auto. Azione
che altrimenti non farebbe mai!
Inutile ripetere che la forma e la sostanza del Grillo è il risultato di regole che
avete ricevuto dai vostri genitori, insegnanti e persone significative oltre al
bagaglio delle vostre esperienze ritenute sbagliate e da non rifare. Il
contrario a quelle regole forma il Lucignolo
tentatore, la sua qualità e il suo potere.
Simbolicamente Grillo e Lucignolo possono essere idee, cose o persone con cui l'Individuo imposta relazioni simbiotiche, significative.
Sin da piccoli assegniamo a qualcuno il ruolo di Grillo e di Lucignolo al fine di trarne spunto ed esempio per la nostra vita.
Chi ha dispensato regole e rivestiva un ruolo istituzionale
è stato il tuo Grillo. Forse papà o
mamma.
Al contrario chi ti permetteva di divertirti inducendoti a
fare cose “sbagliate” ed era
esuberante è stato il tuo Lucignolo.
L'elemento "significativo" (idea, cosa o persona che gode di rilevanza da influire sul tuo potere decisionale avendone la gestione della tua emotività) consuma il proprio "potere" per conquistare l'egemonia all'interno del sistema mentale dell'Individuo lottando con il suo elemento opposto.
L'egemonia di un elemento sull'altro determinerà la
gestione del problema e di tutti i dinamismi relativi.
Sia il Grillo sia Lucignolo giocano una partita senza esclusione di colpi. L'obiettivo è la gestione dell'Individuo e delle sue esigenze.
La costante lotta comporta il reciproco utilizzo di meccanismi
di difesa e di offesa atti a difendersi e a conquistare un ruolo prioritario
nell’agire.
Per raggiungere tale scopo il Grillo e i suoi duplicati si servono dei sensi di colpa e dell‘ abbandono
(ricatti Genitoriali), veri e propri
sistemi ricattatori e manipolativi tendenti a comprimere le pericolose
manifestazioni di rancori e reattività da parte dell'Individuo stesso nei loro
confronti.
Comportano la destabilizzazione del simbolo istituzionale
che il Grillo rappresenta attraverso
regole e doveri da rispettare, pena una sanzione da “pagare” (sensi di colpa e/o
abbandono).
Ad esempio: il genitore che presenta
al figlioletto la sanzione (ricatto-minaccia)
dell’abbandono nel caso in cui non esegua l’ordine-invito impostogli, pone il
figlio nella posizione in cui trasgredendo quell’invito rischierebbe la
sanzione con relativi sensi di colpa: “vi
trovate in un centro commerciale affollato, hai circa 4 anni e tuo padre di
avverte di non allontanarti poiché potresti perderti. Ad un certo punto ti
guardi attorno e realizzi che i tuoi genitori non sono vicino a te, ti sei
perso! Ti assale la paura ma dopo qualche istante ti viene incontro tuo padre
urlando e sgridandoti”.
Cosa è accaduto?
Il primo file pregno di emozioni (la paura) inerente l’abbandono, si fissa come un tarlo nel tuo
inconscio.
Se durante quell’evento vostra madre vi risultò agitata
tanto da sembrare in preda all’ansia è molto probabile che incamererete il
relativo senso di colpa nei suoi confronti.
Scoprirete più avanti che in base alla risposta che avete
posto in essere nei confronti del soggetto significativo (giustificare o meno il torto ricevuto), verrete dirottati verso
l’uno o l’altro complesso/sigillo.
Lucignolo a differenza del Grillo per raggiungere il medesimo scopo
si serve della Disistima e del Giudizio Negativo.
Sono vere e proprie offese alla dignità della persona.
L'Individuo si trova così a combattere contro i ricatti
Genitoriali, cioè i timori di profonde e antiche sofferenze del passato contro
le offese del presente.
Il Grillo, essendo l'elemento istituzionale della "riflessione", si serve dei ricatti/sigilli per arginare le temibili forme di reattività presenti nell'Individuo dovute a negazioni o ad aspettative frustrate a suo tempo espresse dal Grillo nei confronti dell'Individuo.
I ricatti del Grillo rappresentano
oscure paure dell'individuo che potrebbero essere di nuovo promosse a seguito
di un comportamento trasgressivo a discapito di quello istituzionale.
Quindi, ogni volta che l'Individuo opta per il piacere
a discapito del dovere teme che possa riapparire la tremenda sofferenza
interiore vissuta nel passato.
Il ricatto/vincolo di Lucignolo è l'essenza espressiva e comportamentale del giudizio negativo e della disistima che una persona, nel ruolo di Regista giudicante, esprime nei confronti di un'altra persona occupante il ruolo di Adulto Significativo giudicato.
L'Individuo può occupare il ruolo di ente giudicante come
Regista o di ente giudicato come Adulto Significativo.
Nel primo caso la sua natura è quella di giudicare
negativamente o positivamente il proprio Adulto Significativo. Nel secondo caso
teme il giudizio negativo del Regista nei propri confronti.
La Dissociazione (da non confondere col significato
psicologico) e la Scissione
trasportano nel tempo i traumi del passato, rancori e risentimenti, sofferenze
e piaceri vissuti nel passato nella fase infantile adolescenziale.
Tali ricordi formano i silos energetici di alimentazione
energetica per i vincoli/sigilli istituzionali e trasgressivi di cui si servono
il Grillo e Lucignolo per rafforzare i propri ricatti.
La Dissociazione
avviene poiché l'individuo è portato a causa del potere del vincolo
istituzionale a giustificare il Grillo.
Perciò la giustificazione al torto ricevuto
comporta inevitabilmente un conflitto tra l'istanza logica riflessiva e
l'istanza analogica emotiva tra l'Io adulto e l'Io bambino ovvero tra riflessione
e azione.
Tale conflitto può comportare la nascita non solo di un
comprensibile disagio ma anche la formazione di un Problema.
La giustificazione comporta l'accettazione, da parte
dell'individuo, di una motivazione
al torto ricevuto e al comportamento iniquo della persona significativa (ad esempio, il figlio che giustifica un
abuso commesso dal genitore nei suoi confronti, spesso secreta cioè non
denuncia l‘accaduto).
Se l'individuo giustifica,
inevitabilmente perdona il torto
ricevuto con la ragione e per questo comprime il Pathos ossia la sofferenza che
il torto indipendentemente dal perdono ha determinato.
La compressione del Pathos determina quindi inevitabilmente
la natura ordinaria o patologica del Problema Originario, il quale si presenta
sempre con un Pathos maggioritario rispetto alla Reattività.
La Dissociazione
è quindi la conseguenza di un vincolo sindromico a difesa del Grillo (fra l'istanza logica riflessiva e l'istanza analogica emotiva).
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